C'era una volta una capanna in mezzo al bosco, dove vivevano due bambini, fratello e sorella, con il babbo, perché la mamma era morta. Si sentivano abbastanza soli e furono contenti quando il babbo decise di risposarsi. Speravano che la matrigna avrebbe fatto loro da mamma, che fosse una donna buona, che li amasse e, li consolasse quando si sentivano tristi.
Ma la matrigna era una strega astuta e cattiva, che detestava i due bambini. Sgridava e picchiava Fratellino e Sorellina per qualsiasi inezia, e spesso li metteva in castigo senza ragione.
I bambini erano molto infelici, pensavano sempre con nostalgia alla loro mamma, e sapevano che sarebbe stata triste nel vederli soffrire così.
Decisero allora di andarsene da quella casa.
La sorellina disse:
- Andiamo, Fratellino. Ci faremo compagnia e non ci lasceremo mai.
Approfittarono di un momento in cui la matrigna si era addormentata e fuggirono nel bosco.
Corsero quanto più poterono per non essere ritrovati. Dormirono nel bosco e il mattino dopo, sentendo il rumore di un ruscello, vi si diressero per bere almeno un po' d'acqua.
Fratellino stava per bere, ma la sorella lo fermò. Aveva udito la sorgente mormorare:
- Chi mi beve diventa una tigre! Chi mi beve diventa una tigre!
- Fratellino, non bere! - supplicò - Altrimenti diventerai una tigre e mi sbranerai.
-Va bene, - sospirò - andiamo a cercare un'altra sorgente.
Poco dopo trovarono un ruscelletto, ma anche questo mormorava:
- Chi mi beve diventa un lupo! Chi mi beve diventa un lupo!
- Oh, Fratellino mio, non bere! Altrimenti diventerai un lupo e mi mangerai.
Il fratellino borbottò:
- Va bene, cerchiamo un'altra sorgente; ma non resisto più.
Era opera della matrigna, che aveva stregato tutte le fonti del bosco.
Anche la terza fonte mormorava:
- Chi mi beve diventa un capriolo! Chi mi beve diventa un capriolo!
- Fratellino mio, non bere! Altrimenti diventerai un capriolo e fuggirai.
Ma Fratellino non l'ascoltò e bevve a sazietà. Subito si trasformò in un grazioso capriolo dal pelo macchiato di bianco.
Sorellina, vedendolo, scoppiò a piangere disperata:
- Non so come faremo, ma abbiamo giurato di non lasciarci mai, perciò ti terrò con me e continueremo la strada insieme.
Dopo un po' trovarono una casetta solitaria.
- Ci fermeremo qui. - disse la sorellina - Ti preparerò un bel giaciglio, e ogni giorno andrò a cercare da mangiare per me e per te.
La sera Sorellina chiudeva gli occhi con la testa appoggiata al dorso di Fratellino.
La vita scorreva così, abbastanza tranquilla, anche perché il capriolo poteva parlare e i due fratelli potevano ancora chiacchierare tra loro.
Ma un mattino nel bosco risuonò l'abbaiare di cani e uno squillare di corni.
Era il giovane re del paese che aveva organi...
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